Servizi finanziari

Un gruppo di private banking si rivela sui social

Fin dall'inizio, il team ha deciso di gestire internamente i contenuti social di proprietà, mentre ha richiesto l'aiuto di un partner per la creazione di contenuti di promozione da condividere con i dipendenti.

"La piattaforma Enterprise è qualcosa che abbiamo sempre gestito noi stessi", afferma Fabio Kobel, vice responsabile dei social media di Julius Baer. "I contenuti sono prodotti dal nostro team interno. Ma poi, quando si tratta di promozione da parte dei dipendenti e di Amplify, abbiamo Lobeco che ci supporta con lo sviluppo dei contenuti e la strategia".

"Comunichiamo con Lobeco quasi quotidianamente su ciò che deve essere fatto, ciò per cui abbiamo bisogno di aiuto e quali sono le nostre idee", aggiunge Claudine Landolt, social media e community manager di Julius Baer. "Abbiamo bisogno di un nuovo post al giorno e questo non è possibile con le nostre risorse."

In media, Lobeco crea circa cinque contenuti a settimana che i dipendenti possono condividere. Per ridurre la complessità della pianificazione del calendario dei contenuti, il gruppo si concentra principalmente sulla produzione di contenuti sempreverdi. È una strategia che funziona, con oltre 350 utenti (su 500 registrati) che pubblicano regolarmente.

Fin dall'inizio, la promozione da parte dei dipendenti è stata un'iniziativa globale che non si concentrava semplicemente sulla sede centrale svizzera. 

"Abbiamo suddiviso l'intera azienda in 20 gruppi", spiega Thomann. "E poi abbiamo fatto noi stessi l'onboarding di Hootsuite. Si è trattato di una sessione di formazione di un'ora, ma poiché lo strumento è così semplice, abbiamo avuto bisogno solo di cinque minuti per spiegare come usarlo. Quindi, abbiamo colto l'occasione per fornire una formazione sui social media, dare consigli sulle migliori pratiche e sensibilizzare sulle nostre linee guida". 

Juliana Bonfá, responsabile delle relazioni presso Julius Baer a San Paolo, e una delle più prolifiche utenti di social media dell'azienda, conosce l'importanza della brand awareness.

"Al di là di San Paolo, abbiamo molti potenziali clienti ma poco riconoscimento del brand", spiega Bonfá. "Più utilizzo i social media, più è facile aumentare la brand awareness. E il fatto che la piattaforma abbia la funzione di pianificazione automatica è molto utile perché posso avere tutto programmato senza preoccuparmi di quando devo postare. È molto pratico."

Dopo solo un anno di utilizzo di Hootsuite Amplify, l'azienda ha visto crescere il reach dei suoi ambasciatori su LinkedIn fino a più del doppio di quella del suo canale brand. Non sorprende che 350 brand ambassador attivi possano raggiungere un'audience molto più ampia di un singolo canale brand, soprattutto considerando il ricco ecosistema di contenuti che Julius Baer mette a disposizione degli ambasciatori da condividere. 

L'ampiezza degli argomenti è impressionante: tutto ciò che riguarda le NFT e il metaverso, l'economia YOLO e il futuro del cibo. Prevedere quale di questi argomenti risuonerà con il mondo degli investimenti può essere una sfida, rendendo il monitoraggio e i dati dell'engagement una parte vitale della strategia e della pianificazione dei contenuti dell'azienda. "Dipende tutto dalla storia e da come viene raccontata, non tanto dalla categoria", commenta Thomann.

Oltre agli argomenti finanziari e commerciali, Julius Baer utilizza il suo reach in rapida crescita sui social media per evidenziare la sua filantropia, la sua fondazione e il suo mecenatismo artistico, accendendo i riflettori su artisti promettenti o affermati e su cause benefiche. 

Thomann e il team hanno scoperto che il pubblico si collega maggiormente a Julius Baer quando parla di temi più personali, o dei dipendenti dell'azienda. "Su LinkedIn, molte cose sembrano piuttosto artificiali o aziendali", spiega Thomann. "Ma quando aggiungiamo persone, quando i nostri dipendenti parlano delle proprie esperienze e di come sono rilevanti, allora si crea davvero una connessione".

L'inserimento di queste voci nella conversazione consente al gruppo di intervenire su argomenti che altre istituzioni finanziarie potrebbero esitare ad affrontare. Un esempio chiave è il tema della disuguaglianza patrimoniale, che è l'obiettivo principale della fondazione di Julius Baer. 

"L'argomento potrebbe sembrare sorprendente per una banca che serve persone facoltose", afferma Thomann. "Ma dimostra che c'è una crescente preoccupazione tra questi individui che le società diventino fragili con l'aumento della disuguaglianza".

Julius Baer continuerà a fare affidamento sulla promozione da parte dei dipendenti. "L'engagement all'interno della banca e il feedback che abbiamo ottenuto hanno dimostrato che questa è la strada da seguire", afferma Kobel. "Gli ambasciatori sono i più autentici promotori del marchio, e per noi è stato un grande successo".

L'azienda spera di continuare a raccogliere i benefici di un vantaggio inaspettato del programma Amplify: una maggiore connessione tra i dipendenti. "Invitiamo sempre le persone a lasciare un feedback o a raccontarci se hanno una storia da condividere", spiega Kobel. "E ora siamo molto più vicini a persone che normalmente non avremmo incontrato o con cui non avremmo lavorato. Ha davvero creato più connessioni tra di noi". 

Oltre a coltivare il programma e nuove relazioni all'interno e all'esterno dell'azienda, Julius Baer prevede di ampliare la portata del lavoro che sta svolgendo. Kobel sottolinea che, man mano che l'interesse per la piattaforma continua a crescere, l'azienda assumerà altri dipendenti: "Quasi ogni settimana, abbiamo nuove persone che bussano alla nostra porta".